mercoledì 15 dicembre 2010

Charles Bukowski

Un uccello azzurro

Nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma con lui sono inflessibile,
gli dico: rimani dentro, non voglio
che nessuno ti
veda.

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io gli verso addosso whisky e aspiro
il fumo delle sigarette
e le puttane e i baristi
e i commessi del droghiere
non sanno che
lì dentro
c'è lui

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io con lui sono inflessibile,
gli dico:
rimani giù, mi vuoi fare andar fuori
di testa?
vuoi mandare all'aria tutto il mio
lavoro?
vuoi far saltare le vendite dei miei libri in
Europa?

nel mio cuore c'è un uccello azzurro che
vuole uscire
ma io sono troppo furbo, lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti.
gli dico: lo so che ci sei,
non essere
triste

poi lo rimetto a posto,
ma lui lì dentro un pochino
canta, mica l'ho fatto davvero
morire,
dormiamo insieme
così col nostro
patto segreto
ed è così grazioso da
far piangere
un uomo, ma io non
piango, e
voi?

martedì 7 dicembre 2010

La fine è il mio inizio: un biopic su Tiziano Terzani


Le riflessioni di tutta una vita, condivise tra Tiziano Terzani e suo figlio Folco, colte in una pellicola che porta la firma del regista Jo Baier. Il progetto nasce dalla sceneggiatura a quattro mani di Folco Terzani e Ulrich Limmer, che hanno tradotto in scene un'opera-dialogo, raccogliendo e rievocando le esperienze di vita e le convinzioni più intime dello scomparso giornalista. Pistoia, Pracchia e Orsigna hanno ospitato i set, che ripropongono fedelmente i luoghi degli ultimi periodi della vita di Terzani. La produzione Collina Film, con questa scelta, ha voluto sin dai primi momenti, ritrovare l'originalità dei panorami e delle atmosfere, optando per i luoghi delle reali vicende. Ad interpretare i ruoli intensi e complessi di Tiziano Terzani e del figlio Folco sono stati chiamati Bruno Ganz e Elio Germano, entrambi premi David di Donatello. Molte sono state le realtà coinvolte nel progetto, a partire dal Comune di Pistoia, che ha co-promosso il film e l'azienda USL 3, che ha messo a disposizione alcuni locali per le scene all'interno dell'Ospedale del Ceppo, sono la Polizia Municipale, la Croce Verde, la Toscana Filmcomission. Altrettanto importante è stato il supporto che la popolazione di Pracchia e dell'Orsigna hanno voluto spontaneamente offrire.

giovedì 25 novembre 2010

Mad World - Gary Jules

Ringrazio Luca per avermi inviato questo video magnifico.
Glielo rubacchio e ve lo porgo.
Grazie Luca!
Pace.



Mad World

all around me are familiar faces
worn out places, worn out faces
bright and early for their daily races
going nowhere, going nowhere
their tears are filling up their glasses
no expression, no expression
hide my head i want to drown my sorrow
no tomorrow, no tomorrow
and i find it kind of funny
i find it kind of sad
the dreams in which i'm dying
are the best i've ever had
i find it hard to tell you
'cause i find it hard to take
when people run in circles
it's a very very
mad world mad world
mad world mad world
children waiting for the day they feel good
happy birthday, happy birthday
made to feel the way that every child should
sit and listen, sit and listen
went to school and i was very nervous
no one knew me, no one knew me
hello teacher tell me what's my lesson
look right through me, look right through me
and i find it kind of funny
i find it kind of sad
the dreams in which i'm dying
are the best i've ever had
i find it hard to tell you
'cause i find it hard to take
when people run in circles
it's a very very
mad world mad world
mad world mad world
and i find it kind of funny
i find it kind of sad
the dreams in which i'm dying
are the best i've ever had
i find it hard to tell you
'cause i find it hard to take
when people run in circles
it's a very very
mad world
mad world
enlarged in your world
mad world

venerdì 19 novembre 2010

Zio Mac


Perché gli hamburger di McDonald’s non si decompongono mai
La vera storia dietro la storia
Di Mike Adams - NaturalNews.com
tratto da www.comedonchsciotte.org

È sempre interessante notare come i media principali “scoprono” notizie che credono essere nuove anche se la comunità salutista ne ha parlato per anni. Per esempio, recentemente il New York Times ha pubblicato un articolo intitolato Quando le medicine causano problemi che dovrebbero prevenire.
Abbiamo parlato per anni di questo argomento, di come la chemioterapia causi il cancro, i medicinali per l’osteoporosi provochino fratture alle ossa e di come gli antidepressivi portino a comportamenti suicidi.

L’ultima “novità” scoperta dai media principali è che gli hamburger e le patatine del Happy Meal della McDonald’s non vanno a male, anche se li si lascia per sei mesi. Questa storia è stata ripresa dalla CNN, dal Washington Post e altri media commerciali che sembrano essere rimasti folgorati dal fatto che il cibo spazzatura delle catene dei fast food non marcisce.
La cosa divertente è che l’industria salutista si era già interessata a questo argomento anni fa.

Ricordate il video Bionic Burger di Len Foley? Era apparso nel 2007 ed è stato visto 2 milioni di volte su Youtube. Nel video c'è un ragazzo che ha comprato i suoi hamburger da McDonald’s nel 1989 e dopo due decenni non si sono ancora decomposti!
Ora lui conserva un museo di hamburger non avariati nel suo scantinato.

I media principali hanno ripreso questa storia? No, nemmeno una parola. La storia era stata completamente ignorata. Soltanto nel 2010, quando un artista ha postato una racconto su un hamburger McDonald’s che da 6 mesi non andava a male, i media l’hanno raccontato.
Date un’occhiata al video indicato sopra e vedrete un intero museo di Big Macs e hamburgers riuniti lungo gli anni, e nessuno di essi si è decomposto.

Ed è di particolare interesse soprattutto perché il recente “Happy Meal Project” che verifica lo stato di un hamburger per sei mesi, ha attirato molte critiche da chi sostiene che l’hamburger va a male se gli si dà il tempo sufficiente. Questi critici ignorano evidentemente l’esistenza del museo dei burger mummificati fin dal 1989. Questa roba sembra non decomporsi mai!

Perché gli hamburger della McDonald’s non si decompongono?
E allora perché gli hamburger e le patatine dei fast food non marciscono? La risposta più facile potrebbe essere che sono fatti con tanti agenti chimici che nemmeno la muffa li attaccherebbe.
In parte è vero, ma non è tutto.
La verità è che molti cibi trattati non si decompongono né vengono attaccati dalle muffe, insetti o topi. Provate a lasciare della margarina fuori nel cortile e vedrete che niente la attaccherà. Anche la margarina sembra essere immortale!

Le patatine durano decenni. Le pizze congelate resistono notevolmente alla decomposizione.
Avete presenti le salsicce e le carni trattate vendute a Natale e durante le feste? Potete tenerle per anni e mai andranno a male.
La ragione essenziale per cui le carni non si decompongono è il loro elevato contenuto di sodio.
Il sale è un grande conservante, come ben sapevano gli esseri umani che lo hanno usato per millenni. Le polpette di carne della McDonalds sono così piene di sodio che sono da considerare carne trattata, senza parlare degli agenti chimici che potrebbero contenere.

Sulla carne non ho dubbi circa la loro mancata decomposizione. La domanda che mi faccio invece è perché capita lo stesso con i panini? Questa è la parte che mi spaventa, dal momento che il pane naturale comincia a creare muffa dopo qualche giorno. Cosa può mai esserci nei panini della McDonalds che li preserva dalla vita microscopica per oltre due decenni?

In realtà, se non siete dei chimici non riuscirete nemmeno a leggere la lista degli ingredienti a voce. Ecco cosa contengono i panini, così come indicato nella pagina internet (non in quello italiano, ndt) della McDonald’s:
Farina arricchita (farina di grano sbiancata, farina di frumento maltata, niacina, ferro ridotto, tiamina mononitrato, riboflavina, acido folico, enzimi), acqua, sciroppo di alto fruttosio (HFCS), zucchero, lievito, olio di soia e/o olio di soia parzialmente idrogenato, contiene il 2% o meno di: sale, solfato di calcio, carbonato di calcio, glutine di grano, solfato di ammonio, cloruro di ammonio, agenti ammorbidenti per la pasta (lattato steaorile di sodio, estere diacetiltartarico di mono- e digliceridi degli acidi grassi, acido ascorbico, azodicarbonamide, mono- e digliceridi, monocalcio fosfato, enzimi, gomma di guar, perossido di calcio, farina di soia), propionato di calcio e propionato di sodio (conservanti), lecitina di soia.

Non c'è male, vero? Soprattutto l’HFCS (qualcuno vuole il diabete?), l’olio di soia parzialmente idrogenato (causa malattie cardiache) e la lunga lista di chimici come il solfato di ammonio e il propionato di sodio. Yumm, mi viene l’acquolina in bocca solo a pensarci.
Ma la drammatica verità è che secondo me niente mai mangerà il panino della McDonald (tranne gli esseri umani) perché non è cibo!
Nessun animale normale può avere la percezione del panino McDonald’s come cibo e a quanto risulta nemmeno i batteri o le muffe. Secondo il loro buon senso, quella è roba non commestibile. Ecco perché questi burger bionici non andranno mai a male.

E ora arrivo alla mia conclusione su questa risibile vicenda: esiste una sola specie sul pianeta terra che è così stupida da pensare che l’hamburger della McDonald è cibo. Questa specie soffre di altissimi tassi di diabete, cancro, malattie cardiache, demenza e obesità. Si tratta di una specie che sostiene di essere la più intelligente del pianeta eppure si comporta in modo così stupido che alimenta i propri bambini con agenti chimici velenosi e con non-cibo talmente atroce che nemmeno la muffa se lo mangia.

martedì 2 novembre 2010

La forza dell'immaginazione

Ecco l'altro giorno pensavo alla Terra. Noi ci siamo sopra e no che non la vediamo. Ma se ci mettessimo lontani nello spazio e da là la guardassimo, cosa vedremmo?
Credo più o meno una palla colorata che gira su se stessa e al contempo segue un orbita e su quella si sposta attorno al Sole.
Potremmo quasi dire di vedere una trottolona che danza nell'universo assieme ad altre palle più grandi o più piccole e di altri colori, alcune addirittura con anelli attorno... Praticamente un balletto silente con una scenografia di stelle e galassie.
Ecco, tutto ciò, quando ci penso e me lo immagino, mi riempie.
Mi colma di gioia e mi rende calmo e quieto. Niente più mi preoocupa davvero.
Solo aria
stelle
e l'ifinito.



Pace.

martedì 26 ottobre 2010

Il pifferaio magico



C’era una volta una piccola città di nome Hamelin. I suoi abitanti erano sempre vissuti felici, ma da qualche tempo regnava una gran confusione!
Hamelin, infatti, era stata invasa dai topi! Non c’era solo qualche topolino nelle cantine, ma centinaia di musini sbucavano da ogni angolo: si intrufolavano nelle cucine, saltavano dalle finestre aperte, correvano lungo i tetti delle case, sui cornicioni, si inseguivano per le scale…
I cittadini erano disperati e decisero di rivolgersi al sindaco della città, radunandosi nella piazza davanti alla sua finestra per protestare.
«La città è piena di topi!» gridavano infuriati. «Ormai ci sono più topi che bambini! Bisogna trovare al più presto una soluzione.»
Il sindaco si affacciò alla finestra cercando di sorridere, ma in realtà non sapeva proprio che cosa fare e cominciava a agitarsi. Mentre stava cercando un'idea, sentì tre leggeri colpetti alla porta. Aveva una gran paura che fosse un cittadino infuriato.
«Posso entrare?» chiese una strana vocetta.
«Avanti…» rispose il sindaco un pò preoccupato.
Entrò un buffo personaggio con un vestito azzurro a righe, scarpe con una lunga punta e un cappello con la piuma.
«Sono venuto a liberare la città dai topi. Io possiedo un potere magico …con la mia musica posso condurre con me oggetti, animali e uomini» incominciò l’uomo.
«Allora tu sei la mia salvezza!» esclamò il sindaco contento. «Arrivi proprio al momento giusto! Se riuscirai davvero a far sparire tutti questi topi ti ricompenserò generosamente, lo prometto.»
«Non preoccuparti, tornerò presto» rispose sicuro di sé il Pifferaio. «Vedrai, fra meno di un’ora, in tutta Hamelin, non incontrerai più neanche un topo!»
Così uscì dal municipio e si incamminò verso la piazza del paese impugnando il suo piffero magico. Poi, si fermò a pensare, come per ricordare una melodia particolare e, sotto gli occhi incuriositi di grandi e bambini, iniziò a suonare una canzoncina molto allegra, seduto vicino a una fontana di pietra.
Immediatamente, come per magia, un fiume di topolini attratti da quelle note bizzarre, uscì dalle case e invase la piazza: saltellavano tutti intorno al Pifferaio!
Senza smettere un solo istante di suonare, iniziò a camminare svelto, attraversando la città a grandi passi verso il fiume che scorreva poco lontano. Gli abitanti di Hamelin si chiedevano stupiti chi fosse quell’omino che incantava con la sua musica persino gli animali. Tutti correvano nelle strade, seguendo quello strano corteo e si arrampicavano sugli alberi per vedere meglio.
Intanto il Pifferaio continuava nel cammino seguito da centinaia di topi e si dirigeva alle porte di Hamelin.
Arrivato al fiume, si fermò di colpo sulla riva, lasciando che i topi si tuffassero nell’acqua. In pochi minuti sparirono tutti! Come aveva promesso, non si trovò più un solo topo in tutta la città. Anche i gatti, che se ne stavano nascosti da tempo, non credevano ai loro occhi e cominciarono a festeggiare nelle strade.
Il sindaco invece, prendendosi il merito di tutto, si ritirò soddisfatto nel municipio.
All’improvviso, come la prima volta, si udirono alla porta tre leggeri colpetti: era il Pifferaio Magico.
«Buongiorno» disse tranquillo «il mio compito è finito!»
Appena il sindaco lo vide entrare, si finse molto sorpreso e rispose: «Posso fare qualcosa per te?»
«Sono tornato per ritirare il compenso che mi ha promesso»
«Compenso? Ma, ma di che cosa stai parlando?» esclamò il sindaco. «Io non ti ho promesso proprio niente.»
«Aveva dato la sua parola d’onore! Ha detto che mi avrebbe ricompensato generosamente se avessi liberato dai topi la città di Hamelin!» rispose il Pifferaio seccato.
«Non mi ricordo di averti mai detto questo» disse il sindaco imbroglione scoppiando in una fragorosa risata. «Comunque ora tutti i topi sono morti e non torneranno di certo. Ti ringrazio molto anche a nome di tutta la città e ti faccio tanti auguri! Ora puoi andare.»
«Sta molto attento» mormorò allora il Pifferaio con un viso minaccioso «non prenderti gioco di me perché questa volta potrei suonare una melodia molto diversa…»
Senza aggiungere altro se ne andò con uno strano sorriso. Scese nelle vie di Hamelin e cominciò a attraversare la città con passo deciso, con il suo piffero di legno in mano. Arrivato nella piazza in cui aveva suonato la prima volta, si fermò per un momento a pensare, come per ricordare una melodia e cominciò una canzoncina allegra, diversa dalla prima.
All’improvviso tutti i bambini, ma proprio tutti, iniziarono a correre fuori dalle case, incantati dalla sua musica e dalle note magiche. Seguivano il buffo omino con le scarpe a punta e la piuma sul cappello, dimenticando i loro giochi e quello che stavano facendo.
Presto un allegro corteo di centinaia di bambini attraversava la città, proprio come era successo con i topolini!
La musica infatti trascinava i piccoli sempre più lontano, attraverso i prati e i boschi, finchè giunsero ai piedi di un'immensa montagna. Il Pifferaio subito cambiò melodia e magicamente, una porta di pietra cominciò a aprirsi.
Entrò svelto e tutti lo seguirono, soltanto uno di loro era rimasto indietro perché era un pò lento.
«Ehi, Pifferaio! Bambini! Aspettatemi! Voglio venire anch’io con voi!» gridava, ma la misteriosa porta di pietra ormai si era chiusa.
In quel momento, arrivarono di corsa i genitori e il bambino raccontò loro ogni cosa.
Aspettarono fino a sera, ma nessuno rispondeva e decisero di tornare a casa.
L’unico bambino rimasto a Hamelin era davvero triste e si sentiva terribilmente solo senza nessuno con cui giocare. Il suo unico desiderio era raggiungere gli altri bambini. Così una mattina, senza dir niente a nessuno, si allontanò, ripercorrendo il sentiero che aveva fatto quel giorno con i suoi amici.
Si era costruito con un bastoncino di legno un piccolo piffero e, arrivato di fronte alla grande porta di pietra, cominciò a suonare l’allegra melodia del Pifferaio, che non aveva mai dimenticato.
A un tratto, dall’altra parte della roccia, un flauto rispose alla sua musica. Il bambino ricominciò a suonare e le note del piffero magico risposero ancora. La roccia della montagna iniziò a tremare come la prima volta e la grande porta lentamente si aprì. Tutti i bambini di Hamelin uscirono correndo felici sui prati e abbracciarono con gioia il bambino che li aveva salvati.
«Il Pifferaio ti vuole parlare» gli dissero.
Così, il piccolo bambino entrò senza avere timore nella grande montagna, curioso di scoprire il segreto della musica magica. Intanto ad Hamelin il sindaco se ne stava rinchiuso nel suo palazzo tremando di paura per quello che aveva combinato… ma ormai era troppo tardi. Nessuno più rideva, nessuno più cantava, non c’erano le voci dei bambini che giocavano nelle strade e tutti erano preoccupati per il piccolo che era partito solo e non era più tornato.
Improvvisamente, da lontano, sentirono un allegro frastuono! I cittadini di Hamelin si precipitarono a guardare cosa stava succedendo e videro un corteo di più di trecento bambini che scendeva attraverso i
prati della grande montagna. Tutti cantavano e correvano allegramente, preceduti dal piccolo bambino che stringeva tra le mani, con gli occhi che gli luccicavano dalla felicità, un meraviglioso piffero di legno. Era proprio il piffero magico che l’uomo con la piuma sul cappello gli aveva regalato. Non vi dico gli abbracci, i baci, i salti di gioia dei genitori!
A Hamelin si fece festa per tre giorni e tre notti!
I bambini però non raccontarono mai dove erano stati e che cosa avevano fatto in montagna.
Il sindaco invece imparò a mantenere le promesse!

lunedì 11 ottobre 2010

Wake up



Dormire soffici,
Svegliarsi vigili?

venerdì 1 ottobre 2010

Sul vegetarianesimo, ridendo...


Questo video è tratto da 'Ogni cosa è illuminata' tratto dall'omonimo libro Best Seller di Johnatan Safran Foer.



Questo invece è un messaggio bellissimo di Tiziano Terzani, tratto da ANAM - Il Senza Nome. Consiglio sempre la lettura dei suoi libri che , per quanto mi riguarda, sono stati (e tuttora sono) testi fondamentali.



Su Youtube potrete trovare molto altro sull'argomento vegetarianesimo e anche su Foer e Terzani che sono nettamente due grandi persone.

Ps: visto che mi è stato chiesto metto qualche link qua di seguito.
http://www.vegetariani.it/
http://www.tizianoterzani.com/
http://www.arnoldehret.it/
http://www.disinformazione.it/avvelenamento_doping_carne.htm
http://valdovaccaro.blogspot.com/

Pace.

mercoledì 22 settembre 2010

Mamma mia che numeriiiiiiiiiiii!

Beccatevi questi video e rifatevi gli occhi!


Questo è di un altro pianeta...


E infine l'intramontabile Remi...

venerdì 17 settembre 2010

La felicità


Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore in cui non ci sono né possessore né posseduta,
ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.

Jorge Luis Borges

lunedì 6 settembre 2010

80's

Giornata nuvolosa e desidero regalarvi un pò di sole...
Siore e Siori, aprite le orecchie, sciacquatevi gli occhi, sturatevi la bocca perché arrivano i nostri....


Questo è davvero sfigatissimo! Ma che macchina ragazzi! Chapeau!



Pace

lunedì 30 agosto 2010

Buongiorno!



Sono tornato! Dopo fiere e scorribande per i villaggi di queste contee, sono nuovamente davanti a questo schermo luminoso che mi deve almeno un paio di diottrie!
Sono stato nella stupefacente Puglia con un breve guizzo in Basilicata.
Beh, che dire, andateci e mi direte. Come sempre, le parole sono versi inutili per l'incanto del cuore.
Vi lascio con due libri che vorrei conigliarvi. Il primo è un long seller che mi capita tra le mani da troppi anni perchè sia un caso, e così, finalmente, ho deciso di leggerlo. Molti di voi lo conosceranno e non per niente continua ad essere venduto da più di sessant'anni. Il libro è Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda.
L'ho finito giusto questa notte ed è davvero interessante, stupefacente e colmo di aneddoti, incontri e storie pazzesche. E' un libro che ad ogni frase, ad ogni capitolo ti apre un pò la mente, in qualche modo ti regala piccole e grandi illuminazioni. E questo vale il "viaggio" intero.
L'altro, invece è uscito da poco, scritto da Fabio Geda, un giovane torinese. Sta avendo, giustamente, un notevole successo perché il libro è scritto bene e il lettore si immedesima subito nel protagonista. Enaiatollah racconta la propria storia a Fabio, che provvede a trascriverla. E' una storia vera e autentica che racconta le mille peripezie, spesso tragiche e drammatiche, della fuga dall'Afghanistan dei giorni nostri. Il titolo è Nel mare ci sono i coccodrilli - Storia vera di Enaiatollah Akbari. Non perdetelo!

Pace.

venerdì 23 luglio 2010

Una birra e poi andiamo fuori a boxare, ok?

Devo ringraziare
un uomo.
M’ha preso per
la collottola
mentre affondavo nella merda
fumante.
M’ha detto:
“Non ti preoccupare
pivello,
il mondo brucia
e io ho sopportato
le stesse parole,
le stesse ore,
le stesse facce.
Per me è stato
un fratello
un padre
un amico
un professore
un confessore
un idolo
Dio.
E’ stato il rifugio
delle tante notti
in cui la stanza
diventava un’eco
suicida.
E’ morto 15 anni fa,
quando io ne avevo più o meno 11
e lui più di 70.
Non l’ho mai visto.
Né conosciuto.
Ma ci tenevo a dirgli grazie.

giovedì 22 luglio 2010

Quiete prima della tempesta

Pace.
Sto raccogliendo le forze. Gli elefanti fanno così prima di addentrarsi nella foresta. Ci pensano sù a lungo. Si guardano attorno e dentro e ancora attorno.
Poi fanno aprono una breccia tra le fronde ed entrano. La loro stessa esistenza è in ballo. Ma lo devono fare. Devono.
Per fortuna molte perle illuminano la strada:

- La maggioranza dell'umanità vive un'esistenza di tranquilla disperazione.

- Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
H.D.Thoreau

- Se i macelli avessero le pareti di vetro saremmo tutti vegetariani.
- L'ambizione non s'accorda affatto con la bontà; s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.
Lev Tolstoj

- Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.

Mahatma Gandhi


....................

martedì 13 luglio 2010

Le case farmaceutiche sono nostre amiche, ma non solo. Anche le multinazionali. Ovviamente.

Ovvero: come farsi incaprettare vita natural durante, sorridendo, felicemente inconsapevoli.

Allerta: il fluoro nei dentifrici, chewing gum e altri prodotti... è tossico!!!!
A cura di Edoardo Capuano - 12 giugno 2010 – tratto da www.ecplanet.com/node/1523

Decisamente numerosi sono gli studi sugli effetti negativi del fluoro sulla salute dell'uomo.
Nonostante tutto, molti pediatri e dentisti consigliano ancora in modo automatico e sistematico la fluoroprofilassi (compressine o gocce) per i bambini di pochi mesi. L'integrazione di fluoro non è solo inutile, ma può essere addirittura dannosa.
Vediamo perché.

Le industrie del farmaco sono notoriamente molto abili nel manipolare, se non nell'influenzare, gli studi scientifici. Inoltre, non c'è migliore guadagno di quello che si ricava da farmaci prescritti in modo sistematico ad intere fasce della popolazione.......vedi le vaccinazioni, le terapie ormonali per la menopausa, solo per citarne alcune.
Contrariamente a quello che si credeva un tempo, il fluoro è efficace solo se applicato localmente e non quando assunto internamente.
Assorbito per bocca, il fluoro entra nel dente attraverso il sangue e altera la struttura del dente stesso. Questo può causare fluorosi dentale. Invece, applicato localmente sul dente si lega allo smalto dei denti e li protegge dalle carie. Soprattutto nei bambini piccoli, i rischi dell'assunzione di fluoro superano di gran lunga i benefici.

Le industrie del farmaco e quelle produttrici di dentifrici hanno a lungo sottaciuto e sottovalutato gli effetti tossici dei prodotti a base di fluoro. La fluorosi dentaria è in aumento soprattutto tra la popolazione che fa uso sistematico di integratori a base di fluoro. Si presenta sotto forma di uno scolorimento intrinseco dello smalto dei denti: i denti appaiono screziati, macchiati, puntinati, decolorati e a volte anche bucherellati. Lo smalto saturato di fluoro è più vulnerabile all'attrito e all'erosione. I danni aumentano nel tempo.
Non esiste un dosaggio sicuro di fluoro. I danni da fluoro non si manifestano solo a livello dei denti, ma anche delle ossa e di altri tessuti umani. Il fluoro ha effetti negativi anche sul sistema nervoso centrale e determina alterazioni comportamentali e deficit cognitivi.
Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre.
Dopo la nascita, il bambino può manifestare un ridotto quoziente intellettivo e alterazioni comportamentali.

FLUORO:
I fluoruri di sodio somministrati ai bambini con le “pastiglie al Fluoro”, per, dicono i pediatri, combattere la carie dei denti, non solo fanno in modo che il sistema immunitario si comporti come se fosse il sistema immunitario di una vecchia persona, ma cagiona anche dei danni autoimmuni in tutto il corpo ed accelera il processo di invecchiamento del corpo.
La bassa concentrazione in cui i fluoruri di sodio esercitano il loro effetto deleterio mostra chiaramente che in realtà non esiste una concentrazione di fluoruro di sodio che non sia dannosa.
Lo stesso problema si riscontra nell’acqua potabile “fluorata” per, dicono i “tromboni del potere sanitario”, combattere la carie dei denti. ....

Il FLUORURO:
Il fluoruro è stato l'elemento chimico chiave per la costruzione della bomba atomica. Si, stiamo parlando di un derivato del fluoro contenuto nel dentifricio che usiamo tutte le mattine o nelle gomme da masticare vendute a coloro che non hanno neanche il tempo di lavarsi i denti.
Dopo circa 50 anni (periodo in cui è stata scoperta la bomba atomica) che gli americani hanno cominciato ad aggiungere fluoruro alle loro sorgenti idriche per ridurre le carie dentali, sono stati resi pubblici dei documenti che mettono seriamente in discussione la sicurezza del fluoro e la buonafede del governo americano.
Diversi scienziati legati al progetto della bomba A condussero degli studi sui fluoruri concludendo che il fluoro provoca seri danni al sistema nervoso centrale e al nostro organismo in generale.

Molti di questi rapporti furono classificati segreti per “ragioni di sicurezza nazionale” e molti altri sparirono dagli archivi statali. Il conflitto di interessi è chiaro: se si fosse reso pubblico che l'esposizione al fluoro è dannosa, il progetto della bomba A, i suoi fornitori e tutte quelle istituzioni ad esso legate, sarebbero state annientate da uno scandalo dalle immense proporzioni e dalle relative cause intentate per danni alla salute pubblica.
Così tutto fu messo a tacere, ma nonostante ciò gli studi sugli effetti del fluoro dovevano continuare, anzi servivano cavie umane. Esiste forse un modo migliore che metterlo nelle tubature dell'acqua con la scusa della salute dentale dei nostri figli? Ed ecco subito organizzati convegni, pubblicità e associazioni di medici e dentisti preposte a pubblicizzare e a rassicurare la gente sull'utilizzo del fluoro e dei suoi “effetti benefici”.

Il risultato fu dei migliori: la gente accettò l'utilizzo del fluoro come salvaguardia della propria salute dentale, furono smentite tutte le implicazioni del fluoro con diverse malattie che colpirono operai e persone che abitavano nei pressi delle fabbriche che producevano questo materiale di scarto altamente tossico e inoltre, a loro insaputa, diventarono tutti potenziali cavie da laboratorio su cui studiare gli effetti dell'ormai beneamato fluoro.

Molti sono gli studi e le argomentazioni che attestano la pericolosità del fluoro e grazie a Joel Griffiths e Chris Bryson un medico scrittore e un giornalista indipendente si sta facendo luce su questa sconcertante situazione.
Uno degli effetti più evidenti dei fluoruri sul nostro organismo è quello sul sistema nervoso centrale. Diversi studi mostrano come ripetute dosi di quantità infinitesimali di fluoro possono ridurre nel tempo ogni forza individuale di resistere alla dominazione, con l'avvelenamento e la narcosi di una certa area del cervello, rendendo così l'individuo sottomesso alla volontà di quelli che desiderano governarlo.
Sono molte le evidenze storiche che mostrano accordi tra il governo americano e il regime di Hitler per il finanziamento del progetto della fluorizzazione delle acque dei paesi conquistati per renderli docili al controllo e alla dittatura.

I fluoruri sono dei materiali di scarto di molte industrie chimiche e la loro sicura distruzione ha dei costi così elevati che hanno costretto i “poveri industriali ad industriarsi per trovare una soluzione alternativa e più economica!”……
E così, una sostanza tossica di scarto è stata trasformata in una fonte di immensi guadagni.

Tratto dal sito MedNat

I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono:
- Rischi al cervello (NRC National Research Council), 1 ppm, ossia una parte per milione di fluoro può produrre nei bambini deficienze di apprendimento e difficoltà di concentrazione.

- Rischi per la ghiandola tiroidea, il fluoro agisce come smembratore endocrino, sempre secondo NRC 0.01 - 0.03 mg di fluoro per Kg al giorno possono ridurre le funzioni della tiroide in soggetti con basso tasso di iodio, questa riduzione può portare ad un calo dell’acutezza mentale, depressione e aumento di peso corporeo.

- Rischio per le ossa, il fluoro riduce la resistenza delle ossa ed espone a fratture, per ora non ci sono dati sul quantitativo di fluoro oltre il quale aumentano i rischi per le ossa, l’unico dato disponibile parla di 1.5 ppm.

- Rischio di cancro alle ossa, studi su animali ed umani, inclusi gli ultimi studi dell’università di Harvard hanno stabilito con certezza il collegamento tra fluoro e osteosarcoma (cancro delle ossa) in uomini al di sotto di 20 anni. A questo proposito è disponibile una dettagliata relazione redatta dal National Toxicology Program che ha seguito gli adolescenti monitorati, va detto che purtroppo più della meta di questi soggetti sono deceduti dopo alcuni anni dalla diagnosi dell’osteosarcoma.

- Rischi per pazienti sofferenti ai reni, pazienti sofferenti di patologie che coinvolgono i reni hanno manifestato un’alta sensibilità alla tossicità del fluoro, questa sensibilità è dovuta all’incapacità di questi soggetti ad eliminare dal corpo il fluoro assunto. Come risultato si ha una elevata presenza di fluoro nelle ossa ed un aggravamento o insorgenza di un disturbo conosciuto col nome di osteodistrofia renale.

Il consiglio è di evitare il più possibile l’assunzione di fluoro, leggete le etichette dell’acqua in bottiglia se ancora ne fate uso, cercate dentifrici senza fluoro per i vostri bimbi, altre fonti di assunzione di fluoro sono:

chewingum
medicinali
fertilizzanti
bevande gassate (coca cola - pepsi etc…)
te in bottiglia o lattina
gatorade
bastoncini di pesce (meccanicamente disossati)
bastoncini di pollo (meccanicamente disossati)
alcuni vini
alcune birre
cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon
alcuni sali da cucina fluorati
alcuni tipi di anestetici (Enflurane, Isoflurane & Sevoflurane)
sigarette

Pace

sabato 10 luglio 2010

L'asino e l'alta finanza

Qualche tempo fa Billy comprò da un contadino un asino per 100 dollari.
Il contadino gli assicurò che gli avrebbe consegnato l’asino il giorno seguente.

Il giorno dopo il contadino si recò da Billy e gli disse: “Mi dispiace ma ho cattive notizie: l’asino è morto.”
Billy rispose: “Allora dammi indietro i miei 100 dollari”
E il contadino: “Non posso, li ho già spesi”.
A quel punto Billy si fece pensieroso, poi disse al contadino: “Va bene, allora dammi l’asino morto.”
- “E che te ne fai di un asino morto, Billy?”
- “Organizzo una lotteria e lo metto come premio”
Il contadino gli disse ironico: “Non puoi vendere biglietti con un asino morto in palio”.
Allorché Billy rispose: “Certo che posso, semplicemente non dirò a nessuno che è morto”.

Un mese dopo il contadino incontrò di nuovo Billy, così gli chiese: “Come è andata a finire con l’asino morto?”
- “L’ho messo come premio ad una lotteria, ho venduto 500 biglietti a due dollari l’uno e così ho guadagnato 998 dollari”
- “E non si è lamentato nessuno?”
- “Solo il tipo che ha vinto la lotteria, e per farlo smettere di lagnarsi gli ho restituito i suoi due dollari”

Billy attualmente lavora per la Goldman Sach.


Da Santaruina: http://santaruina.splinder.com/

venerdì 2 luglio 2010

Adesso Basta!!



Ciao a tutti!
Volevo segnalarvi il blog, il libro (e i libri) e la vita di Simone Perotti. L'ho scoperto un paio di giorni fa e sono in procinto di acquistare il libro "Adesso Basta!".
Sogno di fare quello che ha fatto lui da tempo immemore e sento di non esserci così lontano.
L'idea sarebbe proprio quella di Simone: smetterla con un lavoro fisso e stressante e una vita nella quale non ci riconosciamo proprio. Dire BASTA e andare verso se stessi. Compito arduo ma che vale la pena di essere tentato.
I sentieri degli altri lasciamoli perdere.
Ognuno percorra il proprio.

Pace.

Questo è il link del suo sito e blog:
http://www.simoneperotti.com

martedì 22 giugno 2010

Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare secondo la musica che sente.


Ipnosi di Massa e il “Mind control”
Laura Scafati per Disinformazione.it
www.popobawa.it - www.popoblog.splinder.com

Che i nostri cervelli subiscano continuamente dei veri e propri attacchi dall’esterno è, ormai, un fatto noto di cui siamo consapevoli.
Quello che ci coglie impreparati è, invece, la scoperta di essere diventati oggetto di una vera e propria Ipnosi di Massa senza averne mai percepito la presenza.
Eppure: parole, colori, suoni e tecniche - di cui non siamo mai stati consapevoli- vengono usati dai Media e dalla Pubblicità con lo scopo di ipnotizzarci.
D’altra parte è risaputo che la gente crede a qualsiasi cosa le venga ripetuta abbastanza spesso per cui è semplice, per gli “ipnotizzatori”, architettare qualsiasi cosa serva loro per raggiungere gli scopi prefissati.
Questo bombardamento continuo del nostro subconscio attraverso una versione unica delle informazioni condiziona pesantemente il modo in cui il conscio e il subconscio vedono se stessi e il mondo.
Di conseguenza, Noi permettiamo alla totalità dei Media di programmare i nostri modelli di pensiero e di creare la nostra realtà.

In poche parole: siamo diventati spettatori del Mondo invece che partecipanti senza che ce ne fossimo mai resi conto!
Questo avviene dal momento che gli “ipnotizzatori” decidono le sorti dell’Umanità mentre noi stiamo seduti sugli spalti a guardarli giocare la partita.
Non ci siamo neppure dovuti stendere sopra un divano per ascoltare le loro parole sussurrate nell’orecchio!
A noi basta stare seduti sulla seggiola ad ascoltare chi legge il telegiornale…..gli attori, le voci di sottofondo della pubblicità e i vari presentatori; il gioco è fatto!
I messaggi pian piano si insinuano nelle nostri menti fino a portarci a pensare come vogliono “farci pensare” coloro che possiedono: i Media, le Banche, le Case farmaceutiche, le Compagnie di armamenti, le Compagnie petrolifere, i politici ed altri ancora….

Può sembrare una visione apocalittica della situazione, ma corrisponde alla realtà attuale!
Il dottor Welson Bryan Key, autore di tre libri sull’argomento: “Media Sexploitation”(Lo sfruttamento sessuale mediatico); “The Clam Plate Orgy” (L’orgia del piatto di molluschi); “Subliminal Seduction” (Seduzione subliminale) ha rivelato l’esistenza del Tachistoscopio, un proiettore con un otturatore ad alta velocità che fa lampeggiare messaggi ogni cinque secondi per 1/3 di millesimo al secondo.
Questi messaggi non vengono percepiti ad occhio nudo, ma vengono incamerati dal subconscio.
Poi risalgono dal livello inconscio a quello conscio sotto forma di un pensiero, di un desiderio, di un’opinione….
Ormai esiste una Tecnologia tale per cui da un trasmettitore radio o televisivo si possono trasmettere messaggi subliminali sfruttando la lunghezza d’onda del trasmettitore stesso come “onda portante” attraverso cui si diffonde il messaggio stesso.

Il problema si complica quando ci si rende conto che insieme allo sviluppo di tecniche di Ipnosi di massa sono state messe a punto anche quelle mirate ai singoli individui.
Il “mind control” (controllo della mente) e il “brainwashing” (lavaggio del cervello) sono alcuni dei metodi riferiti alla persuasione forzata, ai sistemi di coercizione psicologica e ai meccanismi di influenza sui processi mentali di soggetti “nel mirino”.
In parole semplici: i sistemi psicologici coercitivi sono programmi per la modifica dei comportamenti che si basano sull’uso della forza mentale e che sono posti in essere per far conoscere e abbracciare nuove idee, consuetudini, credenze o ideologie.
Quanto di più pericoloso possa esistere!!
Nel corso di simili piani di azione “il soggetto bersaglio” è progressivamente portato a percorrere una serie di step o passaggi pressoché invisibili.

«Ogni singola tappa è tanto piccola da rendere impercettibili i cambiamenti della persona e da non far capire che le variazioni di condotta eventualmente avvertite sono motivate da forzature o altri condizionamenti esterni» (Umberto Rametto Roberto Di Nunzio “Le nuove Guerre” Edz. Bur).
E’ ovvio che i destinatari delle operazioni di coercizione non debbono nutrire nessun sospetto in merito agli obiettivi nascosti del programma in atto.
Pertanto, le tecniche in questione sono generalmente applicate come manifestazione di buone intenzioni nei confronti della vittima con il chiaro intento di prospettare al soggetto un ambiente di amici e alleati, così da far crollare qualsiasi tipo di difesa o protezione psicologica, che verrebbe adottata in un contesto ostile.
La National Security Agengy (NSA) la super-agenzia statunitense, avrebbe varato - già da tempo - un futuribile progetto nel quale si mescolano tecniche subliminali e post-ipnotiche, per arrivare addirittura al sonnambulismo ai fini di ottenere risultati sul fronte dell’Intelligence.
Tra le tecniche di “Mind control” la più nota è quella denominata “Programma MKUltra”e gestita dalla CIA.
Tale Programma ebbe inizio negli anni cinquanta per opera dello psichiatra scozzese Ewen Cameron, che divenne amico di Allen Dulles, capo della CIA, dopo aver prestato servizio come psichiatra di parte statunitense/canadese al Processo di guerra di Norimberga.

La CIA , quindi, sotto Allen Dulles, finanziò lo psichiatra come è stato confermato da documenti resi pubblici nel 1977, in seguito alla Legge statunitense sulla Libertà d’Informazione.
La maggior parte dei documenti erano stati distrutti, ma ne emersero abbastanza da offrire una vaga idea dell’incubo che doveva essere il MKUltra!
Il Progetto includeva l’uso di droghe (come LSD) e diverse tecniche di manipolazione mentale note come “depatternig” e “dominio psichico”.
La CIA ammise di aver sostenuto la ricerca sulla mente umana e sul controllo del comportamento presso 150 Istituzioni, tra cui figuravano: Ospedali, Prigioni, Case farmaceutiche e 44 Università.
Vi risultavano coinvolti almeno 185 scienziati.
I bersagli erano quelli considerati “esseri umani inferiori” come le prostitute, gli stranieri, persone di colore ed i tossicodipendenti.
Furono usati anche soldati delle Forze Armate statunitensi.
Veniva somministrato loro LSD, mentre gli veniva detto che si trattava di test di sperimentazione di maschere antigas ed altri congegni difensivi.

Nella rivista “Observer” del 16 ottobre 1994, la giornalista Elizabeth Nickson raccontò le storie di molte delle vittime di Cameron, compresa sua madre.
Una delle tecniche usate consisteva nell’usare un registratore chiamato “Cerephone”, che veniva inserito sotto il cuscino della vittima e ripeteva in continuazione alcuni messaggi.
Questa era una forma di “dominio psichico” e il risultato era che la vittima finiva per essere ossessionata da quella frase e non riusciva a pensare a nient’altro.
Il dominio psichico, l’immissione della “nuova” personalità, spesso seguiva alla elettroterapia, la distruzione della personalità naturale.
Con il passare degli anni, le tecniche si sono raffinate ed il documento “Silent Wapons For A Quiet War” rivela l’impulso dato dalla Fondazione Rockefeller nel finanziare la ricerca presso la Harvad University , nell’ambito delle possibilità di controllo del pensiero umano attraverso il computer.
Lo scopo è quello di sostituire totalmente il denaro cartaceo con il denaro elettronico rappresentato dalle carte di credito e, poi, di sostituire le carte di credito e le carte di identità con un microchip sottocutaneo.

Nel 1994, la Intel Corporation firmò un contratto di cinque anni per mettere a punto tale dispositivo presso i suoi laboratori di Rio Rancho, nel New Mexico,
Questo microchip sarebbe collegato a un computer globale con la scusa che tutte le transazioni finanziarie devono essere registrate dalla nuova Banca centrale mondiale.
Il computer saprebbe tutto quello che c’è da sapere su di noi in ogni momento e sarebbe, anche, in grado di inviare messaggi nella direzione opposta - dal computer verso di Noi - programmando così la nostra coscienza.
C’è da tremare sul serio!!
Un altro aspetto importante da tener conto è che il “mind control” può essere effettuato anche attraverso il computer, che si trova sulla nostra scrivania.
I virus subliminali – saltati fuori una dozzina di anni fa - spesso sono nascosti all’interno dei programmi salvaschermo, o “screensavers” oppure ben occultati dentro i prodotti applicativi più popolari.
Il virus subliminale non cancella nulla sul disco fisso, ma invia messaggi subdoli che non vengono rivelati dalla parte cosciente della mente umana e sono indirizzati ad influenzare il comportamento di chi si trova a subire la somministrazione occulta di suggerimenti ed ordini.
La prima traccia di un simile virus risale al 1996 e si trova in un video gioco di animazione chiamato “Endorfun”.

Nella colonna sonora di questo gioco, erano stati inseriti 100 messaggi subliminali di positiva autoaffermazione del tipo: “amo il mondo e il mondo ama me” per arrivare a “per me va bene avere tutto quello che voglio”.
Sono Virus che rappresentano un pericolo di estrema portata senza contare, poi, che potrebbero essere impiegati anche in campo militare.
Pensate cosa potrebbe accadere se il nemico riuscisse ad introdursi in un sistema informatico dell’avversario, magari quello destinato al controllo del traffico aereo per piazzarci messaggi subliminali!
Nel numero del Febbraio 1997, la rivista militare moscovita “Orienteer” pubblicò una testimonianza del maggiore russo I. Chernishev che riportava alcune prove circa l’esistenza di un generatore psicotronico in grado di produrre emissioni elettromagnetiche, che possono essere inviate sulle persone-bersaglio attraverso la linea telefonica, il televisore, la radiolina, il computer e persino attraverso le lampadine.
Alla luce di quanto detto sembrerebbe quasi di non avere scampo dal momento che siamo sottoposti ad una “guerra silenziosa”, che spara situazioni al posto di proiettili.

Situazioni azionate da processori di dati, invece che da polvere da sparo; da un computer, invece che da un fucile….agli ordini - per esempio - di un banchiere invece che di un generale.
Una guerra, che non fa alcun rumore, non provoca alcuna evidente ferita fisica o mentale e non interferisce ovviamente con la nostra vita sociale e con la quotidianità.
Una guerra subdola dal momento che non siamo in grado di riconoscere l’arma, che ci colpisce e quindi siamo portati a credere che tale arma non esista e che, magari, sia frutto della fantasia malata di tutti coloro che amano vedere complotti in ogni luogo.
Purtroppo, quando un’ arma segreta viene usata gradualmente non ci si rende mai conto della sua presenza, anzi ci si adatta al punto da tollerare la sua invasione nella nostra vita.
Non ci rendiamo conto del pericolo fino a quando la pressione psicologica ed economica diventa troppo forte, fino a farci cedere.
Per questo motivo, l’arma segreta è un tipo di strumento di guerra biologico dal momento che attacca la nostra vitalità, le nostre scelte ….tutta la nostra vita.
Credo che si possa affermare con tutta tranquillità che la Manipolazione di massa è il più grave attacco terroristico che si possa portare all’essenza stessa di ogni uomo!

Corriamo dei seri pericoli ed è innegabile, ma nulla sarà perduto se riprenderemo a pensare da soli ben consci dell’esistenza di queste Manipolazioni.
Sappiamo bene, infatti, che la certezza dell’esistenza di un problema induce, prima o poi, a trovare delle soluzioni per il problema stesso.
Soluzioni che dobbiamo trovare altrimenti non ci sarà più scampo per la nostra Libertà.
Nessuno potrà alienare i nostri cervelli se alleneremo i nostri sensi a “guardare” oltre l’apparenza nella piena consapevolezza che “nulla è mai come appare”!

sabato 19 giugno 2010

Lego & fair play

Quando si dice fair play...


Addirittura lego fair play!!!

mercoledì 9 giugno 2010

Video... oh oh

Silvano Agosti.
Parla in modo pacato ma ti scuote come un tornado.
Perché, comunque sia: "La verità ti fa male, lo sai!"



Pace.

domenica 30 maggio 2010

Quiz/2

Tra le seguenti affermazioni, una è falsa. Trovala:

1) Tutto cosa dicono i media è vero.

2) Siamo liberi.

3) La pace si fa con la guerra.

4) Lo stato (minuscolo!) e i suoi enti vogliono il nostro bene.

Via con il tempo...

mercoledì 26 maggio 2010

Che lavoro fai? Cammino! oppure... Il lavoro nobiliterà pure qualcuno, ma non me di certo.


Gianluca anni 38 anni Torinese. Dieci anni fa disse la parolina magica: "Basta!"
Si licenziò, fece un pò di allenamento sulle spiagge di Alassio, fece lo zaino e partì. Camminò fino al primo paese, poi quello dopo e quello dopo ancora.
A oggi ha percorso quasi 40000 Km, sì, quarantamila cazzutissimi chilometri, consumando una trentina di paia di scarpe. Ha compiuto tre giri completi d'Italia, isole comprese. Poi giro della Svizzera, vari cammini fra i più conosciuti come Compostela e la Francigena, la GTA, e altri giri in Europa.
Come compagna ha Shira una cagnona husky dolce e fedele. La incontrò in Sicilia e le disse: "se vuoi venire va bene, ma sappi che si cammina molto". Lei prese a scodinzolare con veemenza e da quel giorno non si sono più lasciati.
Ora è anche uscito il libro che parla di questa loro magnifica fetta di vita.
Questo il link:
http://libri.fnac.it/a496195/RATTA-GIANLUCA-Io-shira-a-piedi-con-il-mio-cane-ho-scoperto-la-libert?PID=5&Mn=-1&Ra=-1&To=0&Nu=1&Fr=3

Gianluca guardò le montagne bianche e partì!

Grazie.
PACE.

martedì 18 maggio 2010

Chi dorme può ancora essere svegliato, ma non c'è possibilità di svegliare chi finge di dormire.

Un bambino nacque nudo. Nacque nudo e pianse. Era senza tasche, senza nome od orpelli e pianse. Tutti ridevano e lui aveva un roseto in gola e che freddo faceva. Così pianse.
Passarono i giorni, i mesi. Passarono persino gli anni. Come sabbia tra le dita, passarono. A volte lisci a volte ruvidi e difficoltosi, ma tant'è, passarono.

Un giorno si svegliò e dopo tanto tempo, tanto di quel tempo che non avrebbe saputo dire quanto, pianse.
Pianse di nuovo.
E' che non sapeva più come si faceva.
Ci aveva perso la mano.
Cominciò a singhiozzare come un ubriacone e le spalle presero ad andare sù e giù da sole, a piccoli colpetti, automaticamente. Si spaventò quasi, all'inzio. Provò anche a trattenere tutta quella roba che aveva dentro. Quella roba non aveva nè nome nè colore nè odore. Doveva solamente uscire.
Quel ragazzo, dopo un lasso di tempo ragionevole, lo capì e lasciò gli ormeggi e tutto venne giù come un grattacielo gonfio di tritolo, come un temporale d'agosto, come un coito selvaggio.
Il telefono squillò a lungo. E squillò ancora e ancora.
E ancora.

Il ragazzo era diventato quel che chiamano le tre "L": Leggero, Libero, Lucente.
Mise nove cose in una sacca e partì.
Il telefono squilla ancora.

martedì 11 maggio 2010

C'è qualcuno, ancora, là fuori?


Qualche link.
La sveglia suona ma è notte fonda...
http://www.disinformazione.it/
http://valdovaccaro.blogspot.com/
Buona notte.

buon risveglio

mercoledì 5 maggio 2010

Un libro per la vita

Comprai questo libro su internet. Quasi per caso.

Lo lessi al volo e mi piacque subito tanto e poi lo misi a dormire, dimenticandomene, o quasi.

Ora sono passati due, tre, forse quattro anni e di nuovo, quasi per caso, l'ho preso tra le mie mani e l'ho riletto. L'ho gustato ed amato. Mi ha fatto riflettere ancora a lungo. Ha aperto nuove porte dentro me, mi ha portato in alto. E' un libro che fa ringraziare il cielo (e l'autore) per averlo incrociato lungo il cammino. Un libro che dà, speranza, gioia, coraggio, amore. Un libro che non si nasconde nella libreria e che chiede solo d'essere mandato in giro tra la folla.
Un consiglio. Leggetelo. Rileggetelo ancora. Uscite al Sole e sorridete.
Pace.

Ps: Il libro s'intitola Una volta ero un soldato di Claude Anshin Thomas. Un ex combattente nella guerra del Vietnam che, una volta tornato in patria, incontra il buddismo e decide di farsi monaco. Nel volume viene raccontata la sua vita, la guerra, la sofferenza e il cambiamento finale, in direzione della pace.

giovedì 22 aprile 2010

3 Anni non son 30



Sono passati tre anni da quando vivo da solo.
Il 21 Aprile 2007 mi trasferii nella casa in cui vivo oggi. Passai la prima notte praticamente insonne perché ero solo in tutto il condominio e me la facevo davvero sotto. Poi, poco a poco, mi sentii a mio agio e se penso che tre anni sono volati mi viene da sorridere.
Decisi subito che non avrei messo la televisione in casa. Anche se nel tempo ho avuto delle tentazioni, ho saputo resistervi e ora sono contento di non averla mai messa e di avere solo una radio con annesso giradischi.
La televisione, le poche volte che mi capita di guardarla, magari a casa dei miei genitori, mi fa venire il voltastomaco. Specialmente la Tv di stato e mediaset. Mi fanno davvero paura quelle facce incerate e finte che cercano di celare malamente i mostri. Vedo uno spot o un pezzo di qualche telefilm o peggio qualche talk show e non resisto ad inveire furiosamente contro quella scatola nera.
Una persona mi ha detto che per un pò ci si arrabbia ma arriva un giorno che si comincia a riderne. Spero quel giorno arrivi presto...
Ora la mia casettina mi va un pò stretta.
Ho voglia di cambiare aria, ma non è ancora tempo. E' primavera e gli uccellini cantano di gioia.
C'è tempo per tutto il tempo non c'è.
Guardate le vostri mani e i vostri piedi e spegnete la TV.
Il cielo è stupendo.
Pace.

venerdì 16 aprile 2010

Little Tyke - la storia vera di una leonessa vegetariana





Nata da una madre frustrata ed esasperata in una cupa giornata di settembre, la leonessa Little Tyke scampò alla morte poiché era destinata a una vita davvero speciale. Affidata alle cure di due amanti degli animali molto particolari – Georges Westbeau e sua moglie Margaret – e cresciuta in un vero “santuario per animali” ante litteram a cavallo tra gli anni 1940-50, essa sconvolse tutti coloro che vennero a contatto con lei e con la sua storia. La sua scelta vegetariana e il suo carattere mite stimolarono in molti profonde riflessioni, fecero sbocciare inaspettati sentimenti di tenerezza, e insinuarono il dubbio che forse la famosa profezia biblica del leone e dell’agnello non è solo una bella fantasia.
A quattro anni di età, la leonessa africana Little Tyke pesava 160 kg, il suo corpo era lungo più di tre metri e poteva correre a più di 60 km/h. La sua testa, specializzata per uccidere e divorare le prede, era dotata di corte e potenti mascelle. Normalmente, una leonessa africana mangia gnu, gazzelle, impala e giraffe. Ma questa particolare leonessa aveva scelto uno stile di vita più gentile: quello vegetariano. E tuttavia mantenne un'ottima forma fisica e una buona salute.
La madre di Little Tyke, una leonessa prigioniera di uno zoo americano, aveva precendentemente ucciso tutti i cuccioli che aveva dato alla luce. Little Tyke si salvò per miracolo perchè la madre, dopo averla ferita a una zampa coi denti, la lanciò in direzione delle sbarre della gabbia, dove venne afferrata dal direttore dello zoo che osservava la scena. La piccola venne affidata alle cure di Georges e Margaret Westbeau, due amanti degli animali amici del direttore, che gestivano un vasto ranch pieno di ogni sorta di creature, spesso salvate da un destino infausto.
Nonostante le ferite e l'assenza di una madre, Little Tyke crebbe sana a forza di biberon, e quando venne il momento di svezzarla, tutti si aspettavano che iniziasse a mangiare carne. A tre mesi, Georges e Margaret le tolsero i suoi giocattoli di gomma e le offrirono ossa di manzo da masticare. Inaspettatamente, al solo odore delle ossa, la piccola vomitò.
Gli esperti dicevano che la leonessa non avrebbe potuto sopravvivere senza carne, così i Westbeau tentarono in ogni modo di convincerla. La leonessa rifiutava qualsiasi tipo di carne offerta palesemente, così provarono un cambiamento più graduale: inserirono alcune gocce di sangue nel latte del biberon, ma Little Tyke rifiutò di mangiare. Ridussero il numero delle gocce di sangue, fino addittura a una sola goccia, ma Little Tyke sempre rifiutò di mangiare.
Tentarono anche piccoli trucchi come mettere un po' di latte su una mano e un po' di latte mescolato a carne sull'altra, cambiando rapidamente mano mentre Little Tyke leccava. Ma quando le veniva proposta la mano con la carne, Little Tyke si voltava disgustata e impaurita.
Finché un giorno un uomo che era venuto a conoscere Little Tyke convinse i coniugi a rinunciare a ogni ulteriore tentativo dicendo: "Non leggete la Bibbia? Leggete Genesi 1:30 e troverete la vostra risposta". Georges andò a leggersi quel passo della Bibbia: «"E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento.” E così fu».

I pasti di Little Tyke consistevano di cereali misti, latte e uova, ma si rifiutava di mangiare se il pasto non le veniva servito insieme alla sua bambola di gomma preferita.
Little Tyke si affezionò in particolare ad alcuni animali della fattoria: Pinky e Imp, due gatti, Becky, un agnello, e Baby, una cerbiatta.
Date le sue peculiarità, Little Tyke divenne una celebrità. Comparve più volte in pubblico e una volta partecipò a uno spettacolo televisivo nazionale, per il quale vennero girate diverse scene in cui Little Tyke interagiva con una bambina, un gattino, e dei minuscoli pulcini, che leccò amorevolmente con la sua enorme lingua.
Con la sua dolcezza Little Tyke rammentò a molti le profezie bibliche che prevedono che un giorno non vi saranno più ostilità sulla Terra, neanche fra gli animali. Molti di coloro che l'hanno conosciuta hanno dichiarato che essa stranamente non incuteva paura, ma anzi, ispirava fiducia e tenerezza. Little Tyke tirò fuori il meglio da molte persone e i Westbeau, ogni volta che apparivano in pubblico, ricevevano centinaia di lettere commoventi.
Le numerose foto contenute nel libro mostrano Little Tyke accanto a pecore, cani, gatti, galline e cervi, in una felice convivenza. E le storie che i Westbeau raccontano sulla vita al ranch sono una lettura affascinante. Ma a parte il fascino e la straordinarietà dei racconti, il libro comunica quel profondo senso di "giustizia" evocato dalla non-violenza e dalla pace che regnano al ranch di Hidden Valley. Ci trasmette il senso che la relazione tra gli uomini e gli animali potrebbe – e dovrebbe – essere diversa da come è ora.

http://www.improntediluce.it/schede%20libri/little_tyke.html

Pace.

sabato 10 aprile 2010

Lucio's

In questi giorni di fresca primavera ho rispolverato dei vecchi cd. E' una cosa che ormai faccio tutto gli anni. I fiori sbocciano profumati e gli uccellini mi accolgono di mattina con le loro note veloci e io mi trovo ad ascoltare un "best of" di Lucio Dalla. Lo ascolto alcune volte da capo a coda e scopro mille sfumature che mi pare di non aver mai notato! Lo trovo davvero meraviglioso e piacevole e d'avanguardia pura anche se contiene pezzi che hanno 20 o 30 anni!
E' proprio vero che la musica bella, originale, di talento non ha età! Non vorrei cadere nel banale ecco, ma se uno ascolta Bach o Beethoven, è musica che si porta due o trecento anni sulle spalle eppure pare così fresca da spaventarti...
Bene ragazzuoli godetevi questo pezzo d'antiquariato.
Il testo è pura poesia e Lucio alle tastiere in canottiera è uno schiaffo a tutti sti giovinotti "ingellati" e truccati!
Ps: Erano giovani e un sacco pelosi, ma che stile!

Testo:
Cosa sarà che fa crescere gli alberi, la felicità
Che fa morire a vent'anni anche se poi vivi fino a cento
Cosa sarà a far muovere il vento a fermare il poeta ubriaco
A dare la morte per un pezzo di pane o un bacio non dato
Oh oh cosa sarà che ti svegli al mattino e sei serio
Che ti fa morire ridendo di notte, all'ombra di un desiderio
Oh oh cosa sarà che ti spinge ad amare una donna bassina perduta
La bottiglia che ti ubriaca anche se non l'hai bevuta
Cosa sarà che ti spinge a picchiare il tuo re
Che ti porta a cercare il giusto dove giustizia non c'è
Cosa sarà che ti fa comprare di tutto
Anche se è di niente che hai bisogno
Cosa sarà che ti strappa dal sogno
Oh oh cosa sarà che ti fa uscire di tasca dei "no, non ci sto"
Ti getta nel mare, ti viene a salvare
Oh oh cosa sarà che dobbiamo cercare
Che dobbiamo cercare
Cosa sarà che ti fa lasciar la bicicletta sul muro
E camminare la sera con un amico a parlar del futuro
Cosa sarà questo strano coraggio o paura che ti prende
E ci porta ad ascoltare la notte che scende
Oh oh cosa sarà quell'uomo ed il suo cuore benedetto
Che sceso dalle scarpe e dal letto
Si è sentito solo è come un uccello che in volo
è come un uccello che in volo si ferma e guarda laggiu.




Pace.

martedì 30 marzo 2010

Nonciclopedia Vs. Wikipedia

Mi scuso per il semi-assenteismo ma ho ripreso a lavorare e tra una cosa e un'altra il tempo è quel che è...
Ne approfitto per linkarvi questo sito che trovo davvero spettacolare:http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Pagina_principale
Vi consiglio in special modo la pagina su Giovanni Lindo Ferretti dei CCCP, fa davvero ridere di gusto.
Ditemi le vostre preferenze.
Andate in pace.
Fabio

mercoledì 24 marzo 2010

Sono Stupito Oltremodo

Dicevo, sono oltremodo stupito.
Ho preso qualche giorno di "pausa" da questo piccolo spazio siderale perché avrei dovuto andare via. Un paio di settimane in cerca di una svolta più o meno grande. La cosa curiosa è che non sono partito a causa di un'influenza bella tosta... Ma la parte davvero incredibile è che la svolta c'è stata comunque! Di altro tipo, chiaramente, ma c'è stata eccome!
Trovo che queste "coincidenze" non siano poi tanto tali!
Un saggio detto orientale cita: "Il Maestro appare quando l'allievo è pronto". Più ci penso e più passa il tempo, più mi appare azzeccatissima questa frase.
A voi no?
Per concludere, non vi posso ancora dire per esteso perché/chi/dove/cosa è questo cambiamento, ma se si rivelerà per quel che credo e spero...
Porca puzzola ragazzuoli miei!!!!!
Tempo al tempo miei cari e che la pace sia con tutti voi.

Fabio

lunedì 15 marzo 2010

Buongiorno


Gentili lettrici e gentili lettori.

Questo spazio virtuale si prende una pausa di un paio di settimane per cambio di prospettiva.
Arrivederci.

Pace.

mercoledì 10 marzo 2010

21 Dicembre 2012


E che palle! Direte voi!
E avete ragione miei cari!
Ma sapete com'é, l'argomento è succoso e crea animati dibattiti e/o veementi alzate di spalle seguite da sbuffate copiose...
Sull'argomento 2012-fine del mondo sono stati fatti film, tonnellate di libri, bilioni di articoli, interviste, siti, blog e chi più ne ha più ne metta...
Alcuni parlano dei Maya, altri della Regina della Pace di Medjugorje, altri ancora di allineamento dei pianeti o ancora di meteoriti o inversione del campo magnetico.... L'elenco è davvero lungo.
Cosa dite voi?
La sera del 20 saremo tutti a stringere i denti e a pregare distesi sotto il letto e ci troveremo in chiesa a pregare battendoci il petto?
Ci toccherà assistere a follie di massa?
Attendo.
Pace.

Ps: Alcune curiosità legate al giorno del solstizio d'inverno:
- nel 1937 usciva Bianca neve e i sette nani a Hollywood;
- nel 1923 il Nepal diventa a tutti gli effetti uno stato indipendente.
Si lo so che Machu Picchu è una rovina Inca e non Maya, ma mi attira talmente tanto che ho deciso di metterla comunque.

lunedì 8 marzo 2010

Trova le Differenze



Ogni volta che esco dal Piemonte rimango stordito.
Le nostre zone hanno alcune caratteristiche molto singolari: sono decisamente dei posti stupendi, carichi di storia, colmi di panorami suggestivi. Partendo dalle bianche coste del Gigante di pietra, arrivando fino alle colline più impervie delle Langhe e del Roero, ovviamente coltivate a vite.
Per non parlare delle piazze, delle chiese, dei boschi incolti e delle migliaia di atmosfere a cui ognuno di noi è legato.
Ma com'è ovvio, c'è anche il rovescio della medaglia. Come dicevo ogni volta che viaggio un pò, le differenze vengono fuori. Evidenti come assorbenti usati a galla nel mare.
Andiamo con ordine.
Partiamo col dire che nessuno ha dei posti così vari e belli e ricchi.
Nessuno ha il mare, la montagna e alcune delle città più belle del mondo a meno di due ore di auto.
Nessuno ha vini e piatti come i nostri.
Ma quando ti trovi in giro e ti siedi in un bar, un locale, un ristorante, nessuno è freddo come noi.
Nessuno è testardo e distaccato come noi.
Nessuno è timido e chiuso come noi.
Dico ciò perchè io in primis sono anche così e mi spiace e cerco di modificarmi ogni giorno.
Dico ciò perché due sere fa, a Roma, dopo 10 minuti che eravamo in un locale stavamo già ridendo e scherzando con i ragazzi dei tavoli a fianco al nostro. E a Bologna idem. E sono città a 300 o 500Km da noi. Non sulla Luna.
Ecco forse ho esagerato un pò. Ma mi piace tanto farlo. Mi piace pormi domande e poi porle anche a voi.
Cosa ne pensate?
Pace.
Fabio.

lunedì 1 marzo 2010

Agnellino, pane e vino


Dovrete scusarmi. Ho trovato questo articolo sul sito Disinformazione.it e l'ho trovato così calzante con i miei pensieri che decido di pubblicarlo. Ogni commento sarà ben accetto. Grazie.



Per una volta tanto non voglio parlare di economia, ma di una tematica alimentare di cui mi faccio portavoce durante il mio ultimo show “Funny Money”. Non posso fare a meno di intervenire a seguito del recente allontanamento di Beppe Bigazzi dai palinsesti RAI: questo dovuto per aver raccontato uno spaccato di vita e storia italiana dei primi decenni del secolo scorso, quando la preoccupazione principale non era la perdita del posto di lavoro o la solvibilità di un prestito obbligazionario, quanto piuttosto che cosa si sarebbe dato da mangiare ai propri figli. Per chi non avesse ancora capito a che cosa mi sto riferendo, Bigazzi durante una puntata della “Prova del Cuoco” ha descritto sommariamente che cosa avveniva, in epoca di guerra e non solo, quando si mangiavano i gatti per necessità o povertà.

Nella mia provincia (Vicenza appunto), questo episodio è riecheggiato fragorosamente a livello mediatico per ovvie motivazioni folkoristiche (chi non si ricorda gli sfottò durante il servizio militare “vicentino maledetto hai mangiato il mio micetto”). Non che sia a favore o giustifichi questi episodi (sono un devoto sostenitore della LAV) ed usanze alimentari del passato stile “L'albero degli zoccoli”, tuttavia mi ha fatto molto più adirare come le cronache mediatiche abbiano scritto fior di pagine sull'accaduto (più che altro perchè è stato coinvolto un personaggio noto della televisione), mentre non si soffermano un minuto a far comprendere, a tutti quelli che inorridiscono per un povero micio cucinato al vapore, la mattanza dei poveri agnellini che sta avvenendo proprio in questi giorni nei macelli italiani, per consentire di celebrare nel conviviale calore della propria famiglia un rituale altrettanto barbarico come quello della (Sanguinosa) Pasqua Cristiana.

In Italia alleviamo, cuciniamo e mangiano i conigli: per altre popolazioni questo è grande segno di inciviltà in quanto il coniglio è considerato un animale di affezione al pari del cane o del gatto, quindi guai a chi sogna di mangiarlo. Lo stesso a mio modo di vedere si potrebbe dire anche per il povero agnellino al quale viene riservato un trattamento piuttosto crudele: prima viene stordito, poi issato per una zampa, successivamente gli viene incisa la giugulare, e quando sopraggiunge la morte per iugulazione, allora passa alla operazioni di macellazione e porzionatura. Questo dovrebbe avvenire in teoria secondo il regolamento sanitario che definisce l'attività di macellazione, poi in pratica la fase di stordimento spesso viene “tralasciata” o "dimenticata” passando tosto alla recisione della giugulare da vivo ed in pieno stato di coscienza.

E tutto questo per consentire a tutte quelle mamme e ragazzini, recentemente indignati nel sentire in televisione di come si cucinava un gatto in tempi di fame e guerra, di poter gustare un abbacchio scottadito o un agnello al forno con patate alla menta nella Santa e Barbarica celebrazione della Pasqua Cristiana. Volete veramente trasmettere un messaggio di rinascita e resurrezione (intesa come una nuova epoca per risorgere) quale ci si aspetterebbe per la Pasqua ? Beh, allora smettete di ingozzarvi di carne e di sostenere con la vostra attività consumistica la proliferazione degli allevamenti intensivi a cominciare dai vitellini, finendo con i poveri ed innocenti agnellini. Che senso ha sostenere con il proprio comportamento consumistico un modello di sviluppo alimentare drogato quando un agnello per crescere di 1Kg in peso necessita di 10kg di cereali ? Ha senso in ottica cristiana decretare carestie, miseria e fame in paesi che non possono produrre il proprio sostentamento alimentare in quanto i terreni ed i loro raccolti di cereali sono asserviti all'ingrasso degli animali da reddito nei paesi occidentali. Così è chiamato oggi un agnellino: animale da reddito e non di affezione come il gatto.

Alla prossima Pasqua volete veramente abbracciare il pensiero cristiano e farlo vostro? Volete contrastare la fame nel mondo? Volete ridimensionare l'impatto ambientale dell'agricoltura e dell'allevamento intensivo? Volete avere acque di falda più pulite? Volete salvare l'Amazzonia dalla deforestazione? Volete limitare l'effetto serra? Per chi non lo sapesse, le deiezioni gassose dei bovini sono la principale causa dell'effetto serra sul pianeta. La soluzione a tutto questo esiste. Si chiama contingentamento del consumo di carne animale da allevamento intensivo (o meglio ancora la totale abolizione): il reale male del pianeta e la causa di moltissime patologie che colpiscono l'uomo in questi ultimi decenni. Cercate d'ora in poi, cominciando con quest'anno, di celebrare una Santa Pasqua e non una Sanguinosa Pasqua Barbarica: diventate anche voi fautori di un cambiamento per migliorare il nostro pianeta e preservarlo da quello che è considerata la peggiore minaccia per la sua stessa sopravvivenza.
Preserve our planet: it's up to you.
Eugenio Benetazzo

Pace.

mercoledì 24 febbraio 2010

Edward Hopper


Ammettiamolo sù. Io conosco davvero poco la pittura. Certo saprei fare più che qualche nome e citare qualche "ismo", ma di certo non potrei andare oltre.
Diciamo che in un passato non troppo remoto, provai addirittura a cimentarmi con i pennelli e i colori, ma i risultati furono a dir poco scarsi. A onor del vero le cose che mi appassionano veramente sono altre e nella vita non c'è spazio per tutto, no?
Nonostante ciò, ho due-tre pittori che prediligo e tra questi c'è assolutamente Edward Hopper. Pittore americano nato nella fine dell'800 e vissuto fino agli anni sessanta del secolo scorso. Hopper è sicuramente conosciuto per aver così ben ritratto la solitudine. L'ha dipinta così bene, la solitudine, che ogni volta che vedo un suo quadro, mi pare voglia saltarmi addosso, o risucchiarmi. Devo dire che adoro il suo stile, i suoi colori, ma sopratutto le donne dei suoi quadri, nude o seminude con i volti quasi sempre nascosti e il loro corpo che piange, urla e riflette.
Hopper è stato un artista straordinario dei nostri tempi che vi invito ad approfondire.
Bisous.

giovedì 18 febbraio 2010

Jgor Barbazza: Il Quiz


Oggi esco un pò dal mio solito seminato. Tanto qua è un pò casa mia e, si sa, a casa propria si fa quel che si crede.

Chi ha qualcosa in contrario si infili un dito nel naso, metta il piede su Topolino e canti "Lo Giuro".

Allora, secondo voi, uno che si chiama Jgor Barbazza, sì, avete letto bene, Jgor Barbazza, che cosa potrà mai fare nella vita?

Quale potrà mai essere il suo preponderante ruolo in questa fumosa società?

Uno direbbe: creatore di cruciverba, collezionatore di opossum, annusatore di capitelli. Ma anche altro, ad esempio potrebbe essere uno speleologo cieco, un trapezista spettinato, un adulatore di dissuasori di velocità.

Sento di sbagliarmi ancora, però...

Aiutatemi voi.

Che farà mai il nostro Supereroe Mr. Barbazza?

Vi attendo numerosi.

giovedì 11 febbraio 2010

Capperificio!


Volevo mettere un post sul camminare, ed ecco che trovo i TozziFan che mi precedono. Bene bene.
Allora devierò leggermente: sarà sì sul camminare ma, data la stagione, sulla neve.
Le ultime due domeniche le ho passate in Valle Pesio a ciaspolare. Qualcuno le chiama ciaspole, altri ciaspe o ciastre. Ma rimangono comunque le care vecchie racchette da neve!
Con 6 simpatici Euro si affittano per una giornata intera assieme ad una coppia di bacchette per camminare. Praticamente si galleggia sul manto bianco ed è una sensazione stupenda! Dalle salite su piste battute, alle discese in fresca in mezzo ai pini il divertimento è garantito.
Inoltre si marcia spesso in fila indiana in un bosco, il che dona alla cosa davvero un qualcosa di mistico.
Comunque sia le potete utilizzare dove volete: dalla montagna appunto, alla campagna. Il costo di un paio di racchette da neve varia dai 50-60 euro fino ai 250 per quelle più versatili e robuste. In rete, come sempre, troverete ogni sorta di informazioni, prezzi, tragitti.
Ricordo infine che vengono organizzate anche delle ciaspolate al chiaro di Luna, nelle notti di luna piena.
Buon Cammino a tutti.
Fabio

mercoledì 3 febbraio 2010

Jam Session 2.0

Lingue intrecciate: l’inglese, lo spagnolo, il portoghese. Dialoghi tra macchine e strumenti dall’origine non certo affine: una chitarra, un contrabbasso, una batteria elettronica, i piatti da dj. Una nuova gioventù sonica che cresce su YouTube. C’è tutto questo nella Jam Session 2.0, apparsa in Rete a fine gennaio. Sulla destra dello schermo c’è la traccia narrativa suggerita. Sulla sinistra… ognuno decide cosa guardare e vedere.
E’ una bella cartolina dal Web, Jam Session 2.0. Trasmette sensazioni positive e lascia solo trasparire, con delicatezza, quello che potrebbe essere uno snodo cardine della creatività futura.
A quale musicista non piacerebbe suonare assieme ad altre persone, anche sconosciute, sparse per il mondo?
Spacca di brutto.
Pace.
Fabio.

martedì 26 gennaio 2010

Milarepa


Mila nacque nel 1051 a Kyagnatsa, un piccolo villaggio Tibetano situato al confine con il Nepal.
Suo padre morì quando egli aveva solo sette anni e, da quel momento, tutte le proprietà di famiglia caddero sotto il controllo degli avidi zii, che trattarono Mila e la madre come schiavi.
La madre di Mila accumulò immenso rancore e, non appena suo figlio fu abbastanza grande, vendette la metà di un piccolo campo che possedeva affinché potesse fuggire e recarsi a studiare magia nera. La sua speranza era quella che questa arte gli avrebbe conferito la capacità di vendicarsi dei parenti.
Il giovane Mila apprese rapidamente dal lama Yungtun-Trogyal come guidare le potenze della distruzione e le utilizzò esaudendo i desideri dalla madre: evocò demoni e suscitò svariate catastrofi che portarono velocemente alla rovina il villaggio ove vivevano i suoi parenti, causando così la morte di molte persone.
Il suo maestro di magia nera, trovatosi per la prima volta a confrontarsi con una tale distruzione, rimase scioccato e, comprendendo la natura negativa dei suoi insegnamenti, lo mandò via affinché potesse trovare qualcuno in grado di insegnargli come neutralizzare il karma negativo accumulato attraverso la pratica della magia nera.
Così egli divenne allievo di un lama della scuola Nyingma, che presto, però, lo indirizzò a Marpa, il famoso lama traduttore. Fu così che, all'età di 38 anni, Mila divenne allievo del grande traduttore Lotsawa Marpa, il quale gli concesse di restare nei suoi terreni, ma si rifiutò di ammetterlo tra i suoi studenti e di concedergli qualsiasi insegnamento.
Per sei anni Mila venne trattato come un servo e gli fu ordinato di svolgere lavori che mettevano alla prova il suo fisico con difficoltà insostenibili. Gli fu addirittura ordinato di costruire e distruggere ripetutamente una torre di nove piani. Non lasciandosi scoraggiare dai progetti alquanto mutevoli di Marpa, Mila riuscì a completare il lavoro (e la torre da lui costruita svetta tuttora in Tibet).
Giunse la fine degli anni di lavoro, durante i quali il karma negativo di Mila venne esaurito grazie al duro comportamento del suo insegnante Marpa, che poté finalmente iniziare ad istruirlo. Lo preparò velocemente ad una vita di meditazione solitaria e lo mandò a meditare in totale isolamento per un anno nelle caverne d'alta montagna.
A Mila venne trasmesso il potere del calore miracoloso (gtum-mo), che consente di non usare vesti di lana: da quel giorno gli fu dato il soprannome di re-pa ("vestito di tela").
A Mila venne trasmesso il potere del calore miracoloso (gtum-mo), che consente di non usare vesti di lana e così da quel giorno egli prese il soprannome di re-pa (vestito di tela).

"In una notte gelida d'inverno, coloro i quali si ritengono capaci di superare con successo la prova, sono condotti sulla sponda di un fiume o di un lago; se tutti i corsi d'acqua della regione sono gelati viene praticato un foro nel ghiaccio. Viene scelta una notte di luna con forte vento, cosa non rara in Tibet nei mesi invernali.I neofiti siedono nudi sulla terra e dei teli vengono immersi nell'acqua ghiacciata: ogni uomo si avvolge in uno di essi e deve farlo asciugare sul proprio corpo. Non appena il telo è asciutto viene di nuovo immerso nell'acqua e la cerimonia va avanti fino allo spuntare del giorno. Alcuni teli sono piccoli come asciugamani per il viso ed altri sono grandi come scialli. La regola prevede che si debbano asciugare almeno tre teli per essere autorizzati a portare le insegne di esperto nel calore miracoloso." ( A. David-Neel)

"Crescevano molte ortiche e c'era dell'acqua eccellente: le ortiche mi fornivano un tessuto per il riparo esterno del corpo ed una farina senza sapore per il nutrimento interno. Così il mio corpo diventò simile ad uno scheletro, la pelle prese il colore dell'ortica e la consistenza della cera ed anche i peli divennero ispidi, verdi. Tutte le mie ossa sporgevano e le mie membra stavano per staccarsi."

Milarepa si impegnò nella meditazione con ardore e devozione, sino a raggiungere la completa illuminazione.

La storia di Milarepa fu scritta nel dodicesimo secolo dal suo discepolo Rechungpa, nel Tibet è molto conosciuta e ne esistono parecchie edizioni. Tutte si chiudono con la scena di Milarepa ormai vecchio ed in punto di morte, che riunisce i suoi discepoli e rivolge loro queste parole:

"Prestate dunque fede ed attenzione alla legge del karma che regola le cause e gli effetti: ricordatevi l'ignoranza dell'ora della nostra morte e i castighi della vita mondana. Coloro che sono pieni di desideri mondani non possono niente per la causa altrui e non giovano neppure a se stessi.

Giacché lo spazio è illimitato e le creature innumerevoli avrete sempre l'occasione di agire a vantaggio degli altri, quando sarete in grado di farlo. Cominciate con l'occupare l'ultimo posto, rinunciate alle vesti, al cibo e alla parola. Caricate il vostro corpo di fatiche e la mente di doveri."

venerdì 15 gennaio 2010

Un racconto


Frank

Avevo un compagno di classe. Si chiamava Frank. Era uno di quei ragazzi PERFETTI: alto, bel fisico, intelligente, ben educato, molto maturo e decisamente brutto. Il sogno di ogni madre.
Aveva la media del 10 e tutti gli anni usava regalare, per la festa della donna, le mimose per ogni compagna e ogni professoressa. Noi avevamo soprannominato quell’evento come il “Leccaculo Day”. Anche perché le nostre compagne di classe erano più simili a buttafuori nani incazzati che a dolci donzelle meritevoli di doni floreali. Regali adatti avrebbero potuto essere delle clave, delle mazze chiodate o dei trichechi impagliati da tirare a lucido.
Comunque sia, il nostro amato protagonista, per i cinque anni delle scuole superiori non prese mai voti al di sotto del nove, rimase seduto sempre attaccato alla cattedra e non saltò mai un giorno di scuola. Qualcuno cominciò a sospettare che fosse un cyborg.
Inutile dire che non avesse l’ombra di un amico e che le parole:
vagina, sesso, divertimento e follia non facessero parte del suo dizionario.
Io non gli parlai mai, almeno per i primi tre anni. Provavo una specie di ribrezzo misto a paura per le forme di vita non ancora conosciute.

Ho un ricordo in particolare: un giorno dell’ultimo anno, in inverno, arrivando a scuola vidi tutti gli alunni fuori dai cancelli. Qualcuno mi disse che i termosifoni erano spenti e così si scioperava perché faceva troppo freddo. Personalmente, non poteva fregarmene di meno, così proposi di andare in un bar. Mentre esponevo la mia aristotelica tesi, vidi Frank varcare i cancelli della scuola in solitaria e dirigersi in classe, come un giovane Napoleone sotto i cieli di Parigi. Cori di “buuuuu” e fischi si levarono in tutta la provincia e Frank borbottò:
- Siete solo capaci di queste cose futili!
Nessuno aprì bocca perché nessuno, in realtà, conosceva il significato del termine “futili”. Però, quel pomeriggio, furono quattro ragazzi a spiegare a Frank il significato di “rissa per strada”. Da quel giorno qualcosa s’incrinò nella linea perfetta della vita di Frank.

Dopo un paio di mesi ci fu la gita. Le tre classi dell’ultimo anno, insieme, a Budapest. Le promesse di mettere a ferro e fuoco la città si sprecavano e ognuno voleva rendere indimenticabile quell’ultimo viaggio in comitiva.

Partimmo presto, ore 5:00. Destinazione Salisburgo per la prima notte e poi via verso Budapest. Qualcuno si presentò già ubriaco e io m’innamorai appena salito sul pullman. Una rossa bellissima.
Il mattino è fatto per dormire. E’già così difficile fare qualunque cosa, figuriamoci innamorarsi.

La sera uscimmo tutti insieme: un gregge di pecore belanti. Finimmo in un locale semideserto e il proprietario, si destreggiò con tutta la compilation di Eros Ramazzotti. Mi assalì l’istinto di uccidere qualcuno, così mi girai verso il barman e dissi:
- Tua moglie è una puttana!
Lui, con un mezzo sorriso rispose:
- No pùtana. Drink drink!
Ok, ricevuto. L’importante era bere.
Scorsi Frank che non la smetteva di tracannare della doppio malto, mentre ci provava con una grassona dell’altra classe.
Un paio d’ore dopo eravamo in quattro a reggerlo lungo la strada verso l’hotel. Noi ridevamo come pazzi, mentre lui piangeva. Forse aveva visto Dio.
Un paio di prof ci udirono e uscirono dalle loro stanze:
- Come vi siete ridotti?! Andate subito in camera e vedete di fare piano. Domani ne riparleremo…
Scoppiammo a ridere all’unisono e lasciammo andare Frank che piombò a terra come un sacco di patate.
- Cadde come corpo morto cade. - recitò Marco, mentre noi continuavamo a ridere.
- Si può sapere che cosa gli avete fatto? – chiese una prof. Ovviamente, secondo le loro testoline così fini, se Frank aveva peccato, doveva essere colpa di uno di noi che, come il demonio, l’aveva condotto fuori dalla retta via.
- Niente prof, stia tranquilla. Ha solo bevuto un po’ troppo e non essendo abituato ora è un po’ a pezzi. Adesso andiamo tutti in camera e domani sarà tutto a posto. Lo prometto.
Il mio discorsetto pareva convincente, i miei compagni di sventura, supportarono il tutto annuendo seriamente.
- Ricordatevi che alle sette in punto si parte, avete tre ore di sonno. E domani verrete tutti e cinque a rapporto e non voglio scuse. Intesi?
- Intesi. - Fu la risposta unanime.
- E ora tirate su Frank e sparite!
Raccogliemmo il nostro compagno e andammo in camera a buttarci sul letto. Ci aspettava una giornata da schifo.
Poche ore dopo, vennero a svegliarci.

Approfittammo delle ore di viaggio per dormire un po’.
Arrivati a Budapest iniziammo a visitare la città. La prof non ci chiamò, forse anche lei troppo stanca, così, non appena ci lasciarono liberi per la sera, uscimmo portandoci Frank appresso. Finimmo in una bella birreria del centro, dopo aver ricevuto offerte di ogni tipo: dalla droga alle prostitute. Ci dicevano: - Italiani?, e noi – Si, italiani. e loro – Bene bene, allora voi ecstasy, voi fumo, voi coca. Costa tutto poco poco. oppure: - Bene bene allora voi sega, culo, figa costa tutto poco poco.
Una reputazione d’oro, mi verrebbe da dire.
Comunque sia, la birreria si riempì in poco tempo, c’erano molte tavolate di giovani come noi. Probabilmente anche loro in gita. Dopo il quarto boccale Frank si alzò e puntò un tavolo, urlò qualcosa in un inglese incomprensibile e si lanciò ad angelo sul tavolone. Lo si sentì ridere al di sopra del rumore dei boccali che andavano in mille pezzi. Sanguinava dalle braccia, fortunatamente i tagli erano tutti lievi così, dopo aver subìto la sfuriata del padrone, esserci messi in ginocchio pregandolo di non chiamare la polizia e dopo aver pulito tutto quel casino, tornammo in hotel. Non riuscimmo a non complimentarci con Frank per l’originale follia di quel gesto.
La cosa passò di bocca in bocca più veloce del vento e il nostro compagno si trovò in men che non si dica a rapporto dai professori. Ci raccontò che si scusò con loro per il suo comportamento, disse che non l’avrebbe più fatto e che era solo lo sfogo di un adolescente. Non disse però del peso che sua madre gli metteva addosso, sua madre che voleva un figlio modello. Scolpito da lei nel marmo della vita, scolpito per realizzare ciò che lei non aveva potuto fare. Frank portava quella croce. Quotidianamente. Ora voleva liberarsene, voleva gettarla, se possibile bruciarla.
Finì la gita e, nel giro di due mesi, ci fu l’esame di maturità. Frank fu l’unico in tutta la scuola a prendere 100 su 100.
Il giorno seguente rubò la macchina ai suoi e s’imbarcò sul primo traghetto per la Spagna. Mi pare di vederlo: l’espressione per metà incupita e per metà splendente di luce: il sapore della libertà.

Tramite ex compagni ancora in contatto con lui, si è venuto a sapere, a distanza di quasi otto anni che Frank è un abituale consumatore di droghe. Si è venuti a sapere che minaccia alcuni colleghi di lavoro e ruba auto, che si è ricoperto di tatuaggi e che non torna più a casa dal giorno in cui è partito.
Così, io dico: Salute e lunga vita a te, Frank.
Ma soprattutto: Lasciate danzare la vostra ombra e qualche volta giocate con lei prima che lei giochi con voi.